lunedì 6 luglio 2009

Io Aspetto!

Aspettiamo...

Solitamente aspettiamo...

Passiamo gran parte della vita ad aspettare qualcosa, senza sapere esattamente che forma, colore o grandezza abbia.

Semplicemente Aspettiamo...

Ci limitiamo ad immaginare, lontanamente, una dimensione plurima della questione stando fermi ad aspettare. Cercando di sminuzzare tutti i modi possibili di agire, attendiamo, lasciando scorrere qualche minuto ancora...solo qualche altro minuto...come se le cose stesse possano cambiare a nostra immagine e somiglianza.

Allora forse aspettare diventa sperare.

Imporre le mani giunte del proprio spirito sulla posizione precedentemente scelta. Genuflettersi al domani per garantire alla propria volontà costanza. Mantenere piantate le nostre radici mentre la floreale Vita si allontana ogni giorno di più.

Allora aspettare e sperare cominciano a farci scappare.

Correre a gambe levate da quel qualcosa, che simile ad una massa caotica e malvagia, alimenta le nostre paure divorandoci dall'interno.

Aspettiamo...

Io aspetto!

E inizia quel circolo vizioso, capace di far tremare ogni pena dell'inferno:

“Non adesso (e allora quando?)..., non ho tempo (c'è sempre tempo)..., poi ci penso (pensarci non serve)..., forse domani (il domani non esiste)..., devo fare 174mila cose (non è vero)..., ecc.”

Parole che scappano dalla bocca, mentre il corpo ingabbia lo spirito nell'attesa, e magari il cervello frigge i neuroni con il flusso di coscienza!

Ne siamo consci, di conseguenza...ma aspettiamo!

Ogni giorno, aspettiamo qualcosa, perché la tecnologia ha regalato al mondo una fretta che non esiste. Ha regalato a noi tutti cose che non esistono, che incatenano i nostri nomi nell'apatia.

E noi aspettiamo lo stesso...

Aspettiamo come degli stronzi, perché ci prendiamo la briga di farlo incondizionatamente, visto che siamo padroni della nostra vita...almeno così si dice...

Aspettiamo sempre...anche quando non c'è niente da aspettare...

Aspettiamo in casa quando la Vita è sotto al portone che ci aspetta da 35 minuti circa.

Che brutta figura...e ora che le dico?

Il mio ego è gonfio come uno zeppelin.

Io aspetto!


Rubens Lanzillotti

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